Area partecipativa

In termini di diffusione dell’innovazione APIOB non determinerà un suo trasferimento lineare, bensì una socializzazione degli assunti di ricerca e delle migliori pratiche testate individualmente nelle aziende orticole biologiche attraverso azioni partecipative che facciano leva sul diretto e proattivo coinvolgimento delle aziende e dei loro conduttori e addetti.

Il coinvolgimento degli attori del sistema agricolo nel progetto passa infatti anche per la co-formulazione e selezione degli approcci più adeguati alle circostanze specifiche su cui tarare gli obiettivi di sostenibilità e di sviluppo.

La dinamica diagnostica partecipativa avviata in fase di redazione progettuale ha permesso di rilevare i fabbisogni aziendali e ha indicato la volontà condivisa da parte degli operatori di beneficiare di sperimentazioni provenienti da un variegato, ma convergente patrimonio informativo originato dalle conoscenze e competenze scientifiche della ricerca pubblica e dal bagaglio di pratiche innovative e integrative disponibili tra gli agricoltori.

Una specifica qualifica di APIOB consiste infatti nell’adozione di una metodologia che strutturi lo svolgimento degli incontri impostandoli secondo un flusso coerente e ordinato dei ragionamenti, concepita sulla base della (e facendo leva sulla) specificità dei partecipanti, sulla qualificazione delle esperienze disponibili e per far emergere nel tempo disponibile i saperi più peculiari.

Ogni evento in campo e nelle discussioni off farm prevede inoltre la partecipazione di tutti i rappresentanti aziendali coinvolti nel progetto e sarà aperto ad altri produttori biologici contenendo comunque il numero di persone al fine di garantire equilibrio tra la convergenza di una qualificata e ricca base di conoscenze diverse e la praticabilità ed efficacia dei flussi di informazione.

Buona parte degli incontri saranno ospitati dalle aziende coinvolte nella sperimentazione, dove i produttori presenti assumono i panni di co-formatori, sulla base di un’agenda e di un calendario divulgato tramite bollettini informativi di AIAB Lazio (capofila del progetto) e il sito di APIOB.

L’azione di socializzazione si deve quindi considerare di duplice natura: confronto interno con costruzione condivisa del progetto (che permea trasversalmente l’insieme delle iniziative) & informazione e raccolta di feedback da parte di soggetti non direttamente coinvolti nella sua implementazione. Nel quadro delle iniziative si promuoveranno così incontri di co-valutazione tra partecipanti al progetto e soggetti terzi invitati ad hoc per garantire un osservatorio esterno di verifica.

 

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