Bio e convenzionale a confronto nutrizionale

Il grande pubblico è spesso disorientato da informazioni controverse circa il valore nutrizionale degli alimenti biologici veicolate dalla stampa generalista, che spesso fa da grancassa a pubblicazioni scientifiche. La ricerca in proposito non appare unanime e, per una più approfondita valutazione, le indagini scientifiche andrebbero vagliate nella loro impostazione e nella eventuale presenza di bias culturali ed economici che ne condizionano i risultati o la loro lettura. Riportiamo, a titolo di testimonianza, tre brevi sintesi di studi scientifici che raggiungono conclusioni divergenti.

Fragole
Uno studio della Washington State University pubblicato su PLoS ONE ha messo in evidenza come fragole biologiche manifestino una superiorità organolettica e un maggiore valore agroambientale rispetto alle controparti convenzionali.
La ricerca ha analizzato 31 diversi parametri chimici e biologici di qualità in 26 appezzamenti californiani, divisi equamente tra le due tipologie produttive. J. Reganold e colleghi, già autori di articoli scientifici su riviste quali Science e Nature, hanno rilevato che le fragole biologiche si caratterizzano per una maggiore attività di antiossidanti, una più elevata concentrazione di sostanza secca, acido ascorbico e composti fenolici, una superiore vita di scaffale, oltre a risultare più apprezzate a seguito di test degustativi.
I ricercatori hanno anche rilevato che i suoli delle coltivazioni biologiche dimostrano migliori caratteristiche biochimiche, inclusa una maggiore attività enzimatica e cattura di CO2, oltre a più elevati contenuti di azoto, biomassa microbica e micronutrienti.

John P. Reganold et al. Fruit and Soil Quality of Organic and Conventional Strawberry Agroecosystems. PLoS ONE, 2010; 5 (9): e12346

Ortaggi
Cipolle, carote e patate biologiche non dimostrano contenuti superiori di polifenoli, sostanze antiossidanti oggetto di grande attenzione nutrizionale negli ultimi tempi, secondo un articolo pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry dopo uno studio comparativo tra biologico e convenzionale realizzato negli Stati Uniti.

Malene Søltoft et al. Effects of Organic and Conventional Growth Systems on the Content of Flavonoids in Onions and Phenolic Acids in Carrots and Potatoes. Journal of Agricultural and Food Chemistry, 2010; 58 (19): 10323

Pomodori
I livelli di flavonoidi aumentano nel tempo su colture di aziende biologiche secondo uno studio pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry che ha analizzato comparativamente pomodori coltivati negli USA nel corso di un decennio in biologico e convenzionale. La ricerca ha evidenziato la progressione dei valori di tali polifenoli nella coltivazione biologica a fronte di una loro stabilità nel trattamento convenzionale. L’aumento corrisponderebbe all’accumulo di sostanza organica nel suolo.

Alyson E. Mitchell et al. Healthful Compounds In Tomatoes Increase Over Time In Organic Fields. American Chemical Society. 2007.

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