Canapa: stato dell’arte e prospettive in Sicilia

Luca Colombo, Firab, parlerà de “Il potenziale della filiera dei prodotti food da canapa siciliana” il 17 luglio prossimo, al CREA di Acireale (CT), nel seminario “La canapa in Sicilia: stato dell’arte e prospettive”, che tratterà la sperimentazione condotta in Sicilia, nel caso studio promosso da Firab, progetto DiverIMPACTS, realizzato in collaborazione con il CREA Cerealicoltura.

Il progetto di ricerca europeo H2020, DiverIMPACTS, che federa 34 partner europei (clicca per approfondire) tra cui FIRAB, intende lavorare sui sistemi di diversificazione colturale di specie agrarie annuali, con particolare riguardo a seminativi e sistemi orticoli per produrre le innovazioni sistemiche necessarie al conseguimento della sostenibilità ambientale ed economica, oltre che ragionare per rimuovere gli ostacoli che impediscono di maturare i benefici dalla diversificazione delle colture a livello di azienda agricola e di filiera e formulare raccomandazioni per i decisori politici e aziendali volte a facilitare il coordinamento di tutte le parti interessate all’interno del sistema alimentare.

DiverIMPACTS vede il dispiegamento di una rete di sperimentazioni condotte tramite 25 casi di studio realizzati in ambienti reali (aziende agricole) e una decina di aziende sperimentali che operano tramite dispositivi di ricerca di lungo termine.

FIRAB, in particolare, sta contribuendo, nel ruolo di vice-leader del Work Package dedicato ai casi di studio, a realizzare il caso studio in Sicilia, in collaborazione con il CREA Cerealicoltura, legato a una rotazione centrata su Frumento duro (Triticum durum Desf.) e, inizialmente, su Sulla (Hedysarum coronarium).

Il caso studio, nascendo dalla necessità di diversificare seminativi a grano duro in diverse condizioni pedoclimatiche in Sicilia, ha visto il coinvolgimento attivo degli stakeholder nell’individuare soluzioni agronomiche innovative e nell’identificare ulteriori possibilità di diversificazione delle colture, introducendo anche la canapa nella rotazione. Ciò è stato possibile grazie anche ad una recente evoluzione legislativa (L. 242/2016 che ha introdotto la possibilità di coltivare canapa, purché essa:abbia un valore di Thc non superiore allo 0,6% (elevando, quindi, il precedente limite dello 0,2 %); rientri tra le qualità ammesse dalla normativa europea (art. 17 direttiva 2002/53/CE del 13 giugno 2002).

Gli sviluppi più recenti a livello normativo e di mercato, nonché alcuni primi risultati della sperimentazione svolta dal caso studio volta a fotografare la performance della diversificazione colturale e prospettive per l’introduzione della canapa nella rotazione, verranno trattate durante il seminario dal titolo “La canapa in Sicilia: stato dell’arte e prospettive” che si terrà il 17 luglio prossimo presso il CREA – Centro di ricerca Cerealicoltura e Colture Industriali (CI) di Acireale (CT).

Segue programma:Seminar 17.7.2019_Diverimpacts_

 

 

 

 

 

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