La voglia di democratizzazione abbraccia anche il cibo: la rete DARE

<In Europa, come anche in Italia c’è una grande richiesta di democratizzare i processi politici/organizzativi all’interno della società… C’è una maggiore richiesta di partecipazione, molto forte molto vibrante, aumentata con la crisi dei Paesi del Mediterraneo, del Sud Europa… E questa richiesta di democratizzazione abbraccia anche il cibo: il cibo intorno al quale, ci sonmolti ragionamenti, molti valori nella società. La richiesta di sovranità alimentare è un esempio di come si cerchi di avere una politica agroalimentare tarata sulle istanze del territorio, sociali, delle persone, sul cibo come diritto.>

Luca Colombo, chiarendo questo, invita a riflettere/capire come costruire e articolare i processi di creazione di nuove mentalità, nuove tecniche, nuove relazioni… Ragionare su come democratizzare la ricerca agricola e promuovere la ricerca e l’innovazione partecipativa, secondo la rete DARE (Democratizing Agricultural Research in Europe) significa dare futuro all’agricoltura sostenibile tramite l’approccio agroecologico.

Il progetto è finanziato dal programma europeo Grundtvig e promosso dalla Fondazione Italiana per la Ricerca in Agricoltura Biologica e Biodinamica (FIRAB), il Centro per l’Agroecologia, l’Acqua e la Resilienza (CAWR) in Inghilterra, l’associazione francese Biodiversità Scambio e Diffusione di Esperienze (BEDE) e la Federazione Romande per l’Agricoltura Contrattuale di Prossimità (FRACP). DARE è giunto al terzo incontro tenutosi all’inizio di febbraio in Svizzera, dopo le riunioni di Roma e Montpellier nel 2014.

La ricerca classica non considera l’approccio disciplinare e partecipativo proprio dell’agroecologia, basato sul coinvolgimento degli

agricoltori in tutte le fasi della filiera e la condivisione delle conoscenze e delle competenze. È troppo settoriale, centralizzata e focalizzata sul metodo “top-down”. Inoltre, soddisfa in gran parte le esigenze agroindustriali più che quelli dell’agricoltura contadina ispirate alla sovranità alimentare. La visione di DARE è quello di individuare gli strumenti e le modalità per appropriarci del nostro sistema alimentare (e della ricerca che l’accompagna) per valorizzare il ruolo degli agricoltori e, così sostenere la trasformazione sociale.

Ma la ricerca convenzionale non comprende abbastanza in profondità le dinamiche contadine sul tema.

È quanto emerge dalla seguente intervista a Luca Colombo, segretario generale FIRAB:


 

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi