L’analisi FIRAB presentata nella Giornata europea del biologico
In occasione della Giornata europea del biologico, FIRAB ha presentato un’analisi dei dati sulle mense scolastiche biologiche (riassunti in una presentazione scaricabile in calce), che confermano un quadro preoccupante: mentre cresce la domanda di pasti bio, diminuiscono drasticamente le risorse del Fondo mense bio.
Dal 2018 ad oggi i fondi sono stati ridotti del 54%, passando dai 10 milioni di euro iniziali agli attuali 4,6 milioni, con una previsione di soli 3,8 milioni nel 2026. Un trend che si accompagna però a un aumento esponenziale delle richieste: i pasti bio sono passati dai 14,82 milioni del 2019 ai 54,47 milioni del 2025.
Il risultato è un contributo per pasto sempre più irrisorio: dai 0,58 centesimi del 2019 si è scesi ai 0,07 centesimi di oggi. Un paradosso che rischia di minare la qualità e la diffusione delle mense bio, proprio mentre nuove normative (DM 65/2020 e DM 29 aprile 2024) introducono percentuali minime obbligatorie di prodotti biologici per essere qualificate ‘Mense bio’.
Più obblighi, meno risorse
Alle nuove sfide poste dai Criteri Ambientali Minimi (CAM) e dai LARN 2024 – che richiedono più alimenti vegetali e una maggiore qualità nutrizionale – si somma la scarsità di fondi e l’aumento delle diseguaglianze territoriali: oggi poco più di un alunno della scuola primaria su due frequenta la mensa, ma con forti divari tra regioni e comuni.
Le proposte FIRAB
Per invertire questa tendenza è necessario:
- riportare il Fondo mense bio almeno a 10 milioni di euro annui;
- semplificare l’accesso ai fondi per i piccoli comuni;
- creare un fondo tecnico di supporto per l’applicazione dei CAM;
- valorizzare le mense interne e le filiere corte locali.
“La mensa non è solo cibo, ma strumento educativo, culturale e di giustizia sociale.”
👉 Leggi l’articolo AIAB su Huffington Post (noto anche come HuffPost), in cui vengono ripresi i dati elaborati da FIRAB.
👉 Guarda la presentazione con i dati completi: