Crescono i pasti bio nelle scuole

 

Cresce l’importanza riconosciuta al biologico e con essa il numero delle mense scolastiche Bio.

mense bioCresce grazie anche alla diffusione di un nuovo modello di consumo consapevole del fatto che il comportamento dei consumatori può avere un ruolo decisivo nel diminuire gli impatti ambientali che generano le attività agricole, nel ridurre gli sprechi e quantità, nel dare valore a ciò che mangiamo.

L’alimentazione, infatti, rappresenta il cardine attivo non solo per la salute dell’uomo, ma anche per la salute del nostro pianeta, a fronte del fatto che il food incide per il 20-30% sugli impatti ambientali.

A young girl eats strawberries from the garden. Yum.

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Educa i più piccoli e al tempo stesso dà il buon esempio ai grandi, alla comunità: ecco perché le mense scolastiche, che forniscono oltre un milione di pasti con menù biologici in asili, materne ed elementari, censite da BioBank fin dal 1996, quando erano appena 72, poi aumentate a 683 nel 2007 fino a superare quota 1.288 nel 2016, sono quasi raddoppiate nell’ultimo decennio.

A spiegare questi incrementi significativi della domanda, secondo Firab, ci sarebbe un cambiamento sostanziale nello stile di vita e nella cultura dei consumatori, con sempre maggior attenzione posta agli aspetti etici e alle conseguenze sulla salute e sull’ambiente.

Di conseguenza, il buon esempio e la cultura del cibo salutare all’interno delle scuole può essere un valido contributo alla sostenibilità: favorendo menù con prodotti biologici, meglio se propri della dieta mediterranea, e contribuendo attivamente alla salute dell’ambiente, diminuendo l’impronta ecologica.

A ciò dovrebbero aggiungersi altre azioni di tutela ambientale come la riduzione degli sprechi e delle quantità: sto pensando, ad esempio, alle modalità di contenimento e differenziazione dei rifiuti e degli scarti alimentari, che possono essere stabilite da delibere di giunte comunali. La donazione, ad esempio, delle derrate alimentari integre e non utilizzate ad enti caritatevoli e la destinazione al consumo animale o al compostaggio delle derrate cucinate e non consumate è una delle azioni previste dalla giunta capitolina, per il triennio 2017-2020.

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Scriveva la poetessa Maya Angelou: “E’ tempo che i genitori insegnino presto ai giovani che nella diversità c’è bellezza e c’è forza”; ed il biologico è proprio questo: la forza e la bellezza di un modello agricolo non inquinante, sensibile al benessere di individui e comunità, capace di  preservare la biodiversità e, soprattutto, di educare i più piccoli e al tempo stesso dare il buon esempio ai grandi, alla comunità.

 

 

 

alba.pietromarchi@firab.it

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